Giornata no e il Campione Regionale conclude 15°
Campione Regionale al Corpo Libero, Mario Alquati domenica 7 dicembre si è presentato a Mortara per vincere il titolo nazionale. Dopo i risultati delle ragazze di domenica scorsa, non lo nascondiamo, ci si aspettava molto dal campo gara del Pala Massucchi.
Certo, sappiamo che Mario non è al massimo della forma, il problema al polso non gli permette di allenarsi al meglio, anzi, spesso lo costringe a un riposo forzato. Tuttavia il campione bianconero ci ha abituati bene: stupire e centrare obiettivi apparentemente impossibili fa parte del suo stile. A Seveso infatti aveva fatto il miracolo: vincere 2° prova e titolo regionale in un colpo solo. Ma il 26 ottobre era stata una giornata sì, una di quelle in cui il polso gli concede una tregua e di quelle in cui arrivi in gara preparato, con il tuo esercizio pronto… questa volta le cose sono andate diversamente, anche perché l’esercizio non era quello che Mario avrebbe voluto portare: “quest’anno non mi sentivo al livello degli altri perché in allenamento non provo mai sulla pedana. Avrei voluto inserire uno Tsukahara, normale o avvitato, o un tabac… tutti salti che riesco a fare sul tumbling. Ma non sulla pedana: la nostra pedana rossa spinge troppo poco. Finché devo preparare i regionali è abbastanza, ma per inserire quei salti non regge. Quindi, sapendo che gli altri finalisti, invece, hanno potuto preparare i loro esercizi su un quadrato analogo a quello di gara, mi sono sentito demotivato”.
Commenta il tecnico Cabrini: “Non è andata come speravamo un po’ perché gli altri sono bravi, un po’ perché ieri Mario aveva male al polso. Ma è un problema con cui dovrà convivere per tutta la sua carriera, quindi la partecipazione alla gara non è stata messa in discussione. Ci sono giornate sì e giornate no. A Seveso era sì. Ieri purtroppo no. Mario ha dovuto rinunciare alle sue difficoltà, togliendo i flic dalle diagonali. È salito in pedana già arrabbiato. Tuttavia ha fatto un buon esercizio e infatti i giudici hanno esposto 13.10 come punteggio.”
A Seveso aveva vinto con 13.30. I primi due a pari merito hanno vinto con 13.55 e, tra l’altro, sono quelli che lui aveva battuto a Seveso: Bronzieri e Pisano. Consolazione e rabbia insieme. Acuita dal solito problema di giuria. Sì, perché Mario avrebbe preso 13.10. In realtà i giudici hanno rettificato il punteggio a posteriori, abbassandolo a 12.65. La storia ha dell’incredibile.
Racconta Fausto: “il presidente di giuria Vittorio Allievi è venuto in tribuna a cercarmi per chiedermi se avevo il video dell’esercizio. Aveva un dubbio. Oggetto del dubbio un twist. Visto il video, ha dichiarato di non avere più dubbi. Io ero incredulo: ci hanno abbassato il punteggio a 12.65! Un mezzo punto che vale 10 posti in classifica. Certo, dal 5° al 15°, a noi non cambia niente, eravamo lì per vincere, ma resta il rammarico per una giuria e un regolamento che scricchiola. Io ho visto benissimo che Mario non ha eseguito il twist correttamente, ma se 4 giudici hanno dato quel punteggio e l’hanno esposto per me è valido. Non si può cambiare il risultato a giochi fatti. È come se annullassero un rigore perché l’arbitro ha deciso di guardare la moviola a fine partita”.
Prossimi obiettivi?
“La stagione è finita. Ora si ricomincia a lavorare per l’anno prossimo: vogliamo aggiungere sbarra e volteggio, polso permettendo. Abbiamo un po’ di impedimenti per l’attrezzatura che ancora manca alla Ghisio… un sistema di atterraggio che garantisca la sicurezza dell’atleta quando prepara i salti in sbarra. Ma, insomma, siamo 5° in Italia senza una pedana regolare del corpo libero, quindi grande soddisfazione e speranza per il futuro. Al di là del contrattempo siamo molto soddisfatti”.