Fine settimana intenso per la sezione maschile della Ginnastica Fanfulla: praticamente tutti gli atleti sono scesi in pedana.
Si è partiti sabato a Mortara con la serie D, con un titolo regionale di prestigio da difendere (siamo i campioni in carica, ma questa è un’altra storia…) La
squadra guidata dai più esperti Arcieri Dennis e Grecchi Mattia con l’inserimento dei giovanissimi e debuttanti Saronni
Giovanni e Zanoni Daniele (8 anni da pochi giorni), con una convincente prova di tutti i ginnasti, si piazza al quarto posto conquistando l’ambito
Pass per la finale nazionale di Pesaro. Ecco il commento del tecnico Cabrini : “Abbiamo fatto una buona gara e raggiunto
l’obiettivo di qualificarci per la finale nazionale, ma soprattutto l’inserimento dei due giovanissimi ci lascia ampi margini di miglioramento e visto il quarto
posto a pochi punti dal primo abbiamo creato dei buoni presupposti per la finale nazionale. Ora non ci resta che tornare in palestra a lavorare per farci trovare pronti al momento
giusto!”
Domenica invece era il turno dei veterani: Tommaso Perboni, Jacopo Clerici, Matteo Faustinoni, Emmanuel Bellido e Francesco Bignamini erano impegnati a Torino con
l’Interregionale di Serie C, gara ben più impegnativa anche perché sui 6 attrezzi. Racconta Fausto: “Ci siamo classificati 37° su 52, ma
tralascerei i numeri per lasciare spazio a una riflessione: abbiamo vissuto una bellissima esperienza in una cornice di pubblico fantastica, i torinesi sono un po’ campanilisti e
molto tifosi, ma ci può stare… la loro palestra è il paradiso terrestre della ginnastica, via Ovada in confronto è uno scantinato… ma veniamo al punto: dobbiamo
essere orgogliosi di questi ragazzi che hanno svolto egregiamente il loro lavoro. Solo il livello tecnico visto durante le prove avrebbe piegato le gambe anche ad atleti ben più esperti, ma
come umili formichine abbiamo iniziato a piccoli passi la nostra avventura. Primo attrezzo: funghetto. Ci difendiamo bene, 3 esercizi con 1 caduta. Meglio del previsto! Passiamo agli anelli: 3
salite semplici, pulite e precise. Portiamo a casa tre punteggi interessanti ed è già ora del corpo libero: scendono in pedana i pezzi da novanta, non ci nascondiamo, spariamo tutto
quello che abbiamo e si vede!! Nonostante un errore causato dalla “foga” e dalla pedana a cui non siamo abituati, siamo i primi! davanti anche a chi
avrebbe vinto la gara!! Quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto. Nemmeno il tempo di respirare che ci troviamo ai 25 metri del volteggio. Che fare? Rischiare coi nuovi salti oppure
no? Risposta dei ragazzi scontata… gasati dal cl, scegliamo di “fare i fenomeni” e abbiamo ragione: due salti mai portati in gara e uno
semplificato per motivi di sicurezza realizzati alla grande con cornice di applausi che contraddistinguono esecuzioni eccellenti. In effetti i punteggi ci gratificano. Soddisfatti, passiamo alla
parallela: qui vale il discorso degli anelli, esercizi semplici e precisi, niente di strabiliante, non ne siamo ancora capaci, ma incassiamo tre ottimi punteggi. Pensavamo di andare peggio al
cospetto dei marziani in campo, ma in fondo non siamo così male… finalmente dopo 4 ore di tensione arriva l’ultima rotazione: siamo alla sbarra, occorre stare
concentrati. Non è facile ma realizziamo la nostra migliore prestazione di sempre: tutti punteggi sopra il 12 e uno vicino al 13!!! Meglio di così non poteva andare.Riceviamo i
complimenti del mitico Sergey per il volteggio, di Massimo Porro per gli anelli e quelli di Fulvio Traverso, referente nazionale di giuria, che non credeva che quelli fossero i ragazzi che aveva
visto a Pesaro la scorsa estate.
Bella e utilissima esperienza ma dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare per i prossimi 1000 anni. Scherzi a parte, non ci spaventiamo, siamo pronti a rimboccarci le maniche e sgobbare. Piano
piano, con l’ aiuto della società e delle famiglie, arriveremo in cima alla montagna come abbiamo sempre fatto”.