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14 Febbraio 2016 | Ambra Ferranti

di Stefano Barbareschi

Ritorno al futuro.

Abituati a iniziare il Campionato dalle qualificazioni nelle sedi regionali, in palestre addestrative spesso con attrezzi logori e consumati, alla presenza di qualche decina di genitori, è stato emozionante ritrovarsi in un Palasport enorme (105 Stadium di Rimini). Attrezzi nuovi da competizione come negli appuntamenti internazionali, 12 squadre femminili e 12 maschili di tutta Italia insieme contemporaneamente, ritrovarsi a provare con le ginnaste che parteciperanno alle prossime olimpiadi di Rio 2016, Ferlito, Meneghini, Ugrin, Mariani, Campana… e tante altre che ambiscono a vestire la maglia azzurra. Prima prova e già valida per il campionato, gara in notturna (dalle 18:00 alle 23:00), tutto nuovo tutto da scoprire, ma che bello essere lì! Se pensiamo da dove siamo partiti 4 anni fa, il solo sognarlo sembrava un’utopia… signori, tutto vero tutto reale: la Fanfulla 1874 è tornata! Difficile trasmettere le emozioni. Diamo voce alle protagoniste cominciando dalla capitana:

Giorgia Perelli (Volteggio, Parallele, Corpolibero):

“Che dire di Rimini… è stata la prima gara di questo campionato e sono soddisfatta di come è andata; abbiamo molto margine di miglioramento, abbiamo le carte in regola per poter credere di arrivare all’obiettivo della promozione in serie A! È stato emozionante gareggiare in un’atmosfera che mi ha ricordato molto la serie A e sono felice che le mie compagne abbiano dato il massimo nonostante i fastidiosi contrattempi… sono fiera di loro! C’è ancora qualche insicurezza negli esercizi ma niente che non possa essere sistemato, le potenzialità ci sono! Io stessa posso dare di più rispetto a quello che ho dato a Rimini… è stata la prima volta che abbiamo gareggiato di sera, abbiamo preso le misure e la prossima volta saremo ancora più preparate!”

Lisa Uggeri (Trave):

“È stata una bella ma soprattutto nuova esperienza, la gara in notturna, un palazzetto e attrezzi nuovi e vedere tante pettorine proprio come nella serie A.

Ero un po’ preoccupata per l’orario della gara ma per fortuna non mi sono accorta di come il tempo passasse velocemente e in generale non ho avuto problemi di sonno e stanchezza. Gli attrezzi, o meglio la trave non mi piaceva molto, ma vedere un campo gara e un palazzetto così grande e attrezzato, al contrario di quanto temevo, non mi ha intimidito. In generale penso che abbiamo fatto una buona partenza, perché sicuramente si poteva fare meglio a volteggio e corpo libero e senza quegli errori saremmo potute salire sul podio, ma comunque come prima tappa va più che bene. Per quanto riguarda la mia performance a trave sono rimasta molto contenta e vedendo gli altri punteggi ho preso consapevolezza di quanto fosse stata buona la mia prestazione. Ora devo pensare a riprendermi bene fisicamente, per la prossima gara mi impegnerò per essere più utile alla squadra, non soltanto alla trave.”

Benedetta Migliorati (Volteggio, Trave, Corpolibero):

“Sono molto contenta della partecipazione a questo campionato di rilevante importanza, e credo che dovremmo essere tutti molto contenti del risultato ottenuto poiché nonostante gli errori e le imprecisioni siamo riuscite a ottenere un buon piazzamento, considerando che davanti a noi ci sono 2 squadre in discesa da A2 e la mitica Brixia.

Per le prossime gare ho in progetto un nuovo corpolibero, questo ormai ha fatto la sua storia non mi stimola più, appena il mio piede migliorerà ripresenterò il doppio raccolto e mi piacerebbe spingermi verso acrobatiche più evolute per aumentare il valore di partenza cosi da essere più competitiva. Nonostante avessi ridotto il lavoro alla trave per preparare le gare di specialità, mi sono trovata a mio agio e tranquilla in gara, peccato per la serie interrotta, adesso sono pronta per riprendere quella dietro, e perché no, aggiungere dei salti artistici di più alto valore. Al volteggio mi sento estremamente sicura sul mio salto e sono pronta a inserire gli avvitamenti… sarà necessario fare qualche allenamento dove è presente un’attrezzatura più adatta perché la Ghisio non ha ancora una vera buca e faccio fatica a completare il percorso. Le parallele invece sono la mia sfida più grande, il mio desiderio è di riuscire a portare un buon esercizio, vorrei essere competitiva anche in questo attrezzo, per essere utile alla squadra ma anche per completarmi.

Questa gara mi ha gasata, mi è piaciuta tantissimo, l’atmosfera, il contesto, l’organizzazione, mi sono sentita bene e orgogliosamente soddisfatta del risultato.

Una citazione che ho trovato interessante durante gli studi di matematica offre uno spunto interessante: “una proporzione dice che la razionalità sta all’atleta come l’emozione sta alla gara. Per un eccellente risultato di gara sta all’allenatore scegliere tutto sulla base della ragione e non dell’emozione”. Alle mie compagne dico che siamo state discretamente brave e dobbiamo esserlo ancora di più con serietà e costante impegno. Dobbiamo essere razionali e avere il coraggio di ammettere le nostre difficoltà cosi che le altre compagne possano aiutarci. Siamo arrivate a pochi passi dalla prima. In considerazione dei nostri errori c’è mancato poco a fare i loro punti, quelli che ci separano sono sicuramente colmabili. La fanfulla c’è e alla grande!”

Emanuela Petrean (Riserva):

Comunque, stare in quel campo gara è una sensazione unica, anche quando ho provato sugli attrezzi, pur non avendo gareggiato, mi sentivo già in gara, spaventata ma carica, avevo voglia di fare qualsiasi cosa e soprattutto di far vedere che so fare qualcosa… anche se non ho gareggiato ho continuato a sostenere le mie compagne, a dare qualche piccolo consiglio, a gioire o a soffrire con loro. Certo è stata una delusione venire a Rimini e non gareggiare, ma questo non mi butta giù, anzi cercherò di migliorarmi, magari aggiungendo qualche difficoltà ai miei esercizi. L’atmosfera che c’era in quel palazzetto mi dava una sensazione quasi di incoscienza, come se non sapessi cosa fare anche se lo sapevo benissimo… una cosa che però lo ha reso indimenticabile è stato l'”in bocca al lupo” di Sophia Campana, una delle ginnaste che ammiro di più, per bellezza e bravura… una esperienza indimenticabile!!”

Marta Uggeri (Volteggio, Parallele):

“In generale direi bene… singolarmente un piccolo disastro. Nonostante ciò sono felice perché, essendo la prima prova, la 5° posizione non è male… si spera sempre di migliorare sia a livello di squadra ma soprattutto a livello individuale, nel mio caso. Devo dire che la MIA squadra mi ha sostenuto moltissimo nel momento del bisogno ( quando sono caduta ) e non solo verso di me ma verso tutte le altre mie compagne nonché compagne di questa avventura magnifica che sarà ricca di emozioni fortissime. A livello personale gareggiare in un palazzetto del genere, contrariamente a quello che pensavo, non mi ha suscitato molta ansia forse perché vedendo molta più gente, rispetto al “semplice” campionato di B1 degli anni precedenti, mi sono un po’ tranquillizzata. Il mio obiettivo per la prossima tappa ( 4-5 marzo ANCONA ) sarà di sicuro aumentare sia la difficoltà sia l’ esecuzione del mio esercizio in parallela aggiungendo quindi quegli elementi che ho iniziato a provare quest’estate; un altro obiettivo sarà cercare di “riprendermi” il mio posto in trave magari perfezionando arrivi e aggiungendo l’uscita, spero anche di riuscire a mantenere il posto a volteggio cercando di gestire l’ansia da gara. L’obbiettivo più grande sarà piazzarsi sempre nelle prime 4 per le prossime tre tappe (Ancona, Roma, Torino) così da garantirci il passaggio in serie A2 che coltiviamo da molto tempo e quest’anno abbiamo le “carte in regola ” per farlo.”

Arianna Bellan (Parallele):

“La gara “notturna” è stata un’esperienza nuova e sicuramente bellissima. L’adrenalina della gara mi ha tenuta sveglia e ben attiva fino alla fine. Rimane in me la delusione di non aver potuto dimostrare tutto quello che sapevo fare, anche perché venerdì ero pronta, in grande forma fisica e desiderosa di contribuire di più al risultato di squadra. Per la prossima gara punterò a fare almeno 3 attrezzi e a migliorare la prestazione alle parallele, che è stata comunque buona. Io ho dato il massimo, come penso anche le mie compagne.

Ho cercato di essere precisa nei movimenti, anche se alcuni erano nuovi ed è stato più difficile. Ho provato una grande sensazione di gioia, prima, durante e anche dopo la gara, quando tutti i miei amici erano rimasti svegli per avere notizie.”

Alessia (Trave, Corpolibero):

“È stata un’ esperienza nuova e bella perchè gareggiare in un palazzetto dove gareggia la serie A non è da tutti. Sono soddisfatta della trave anche se devo aggiungere qualche elemento. Mi dispiace tanto invece per come è andato il corpo libero perché è il mio attrezzo preferito e difficilmente lo sbaglio. Ci tenevo a fare anche le parallele… Queste tre settimane mi allenerò meglio che posso per guadagnarmi anche quell’attrezzo.

Il mio sogno (nostro) è quello di andare in serie A. Sarebbe molto bello gareggiare con atlete di gran livello.”

Commento tecnico del dt Stefano Barbareschi:

Dopo anni di lontananza dal circuito, riassaporare l’atmosfera di queste gare mi ha fatto molto piacere, mettere i pettorali alle atlete mi ha ricordato le precedenti esperienze e un pizzico di nostalgia ha attraversato i miei pensieri. Quando abbiamo intrapreso questa nuova avventura con la Fanfulla 1874 abbiamo iniziato a gattonare, piano piano a camminare e poi a correre, adesso siamo straordinariamente qui con l’energia trascinante delle matricole, con la consapevolezza di essere già da riferimento per molti. Non c’è assolutamente ansia da prestazione, qualsiasi risultato viene vissuto serenamente e festeggiato alla grande, i tecnici e le atlete sanno valutare il proprio valore e ne comprendono i limiti. 21 punti dopo la prima prova sono grasso che cola, ottimo quinto posto che da un lato ci consente di affrontare con fiducia le prossime tappe, allontanandoci dalla retrocessione e nel contempo ci vede pienamente in corsa per la promozione in A2. Preoccupati per la gara in notturna, siamo stati bravi tutti a gestire le forze e ritrovarci alle 23 lucidi e presenti. L’alimentazione consigliata dal Dott. Avaldi ha sostenuto le fanfulline, che dalle 13 alle 23 non hanno potuto fare un pasto normale, quindi frutta, gel, barrette, miele, bacche e acqua…. a intervalli regolari. Abbiamo organizzato la trasferta nei minimi dettagli… che cura che passione, brave ragazze!!

Da lunedì si riparte nella nostra bella palestra a preparare la prossima trasferta del 4 Marzo, la testa è già li. Ancona, stiamo arrivando!

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