2^ prova serie B nazionale – Ancona, 4 marzo 2016
di Stefano Barbareschi
La Fanfulla inverte l’ordine degli addendi ma il risultato non cambia. Dopo la prima prova, a volteggio, parallele e corpo libero si sostituiscono alcune pedine, un po’ per scelta tecnica ma sopratutto per problemi fisici e infortuni durante la gara. Sta di fatto che dopo il positivo 5° posto di Rimini, ci si aspettava almeno una riconferma. L’ottavo posto complica un po’ la classifica, soprattutto conferma le difficoltà di fare punti a corpo libero e volteggio, complice anche l’infortunio di Giorgia. Alle parallele nonostante gli errori si tiene il passo, l’unica certezza è la trave che anche in questo appuntamento si conferma la migliore del campionato.
Proprio l’errore sul doppio carpiato della capitana al corpo libero ha condizionato l’attrezzo e il prosieguo della gara al volteggio. Nonostante si sia migliorata rispetto alla prova di Rimini alle parallele, riproponendo il salto Ray, la caduta che le ha procurato una forte contusione alla caviglia l’ha resa inabile e ha costretto le compagne a farsi carico della sostituzione. Alessia apre la gara delle bianconere con una parallela un po’ imprecisa ma abbastanza per fare punti, poi un arrivo maldestro in prova le provoca un risentimento al ginocchio, così alla trave stringe i denti e porta a termine un esercizio non brillante, ma comunque più complesso di Rimini con l’inserimento della serie acrobatica. Il problema al ginocchio la costringe a dare forfait al corpo libero, poi, visto il problema di Giorgia è costretta anche a saltare al volteggio nonostante il poco allenamento sull’attrezzo. Il salto un po’ improvvisato pecca solo di profondità, sfiora la tavola con i capelli e si prende una doppia penalità. Arianna butta alle ortiche un’esercizio che le avrebbe fruttato oltre 11 punti alle parallele, mancando completamente il salto tkatchev, il resto dell’esercizio è la dimostrazione che il valore c’è. Meno presunzione e più umiltà le consentiranno di togliersi grandi soddisfazioni in questa specialità. Poi al volteggio è stata molto brava a realizzare il suo primo yurchenko carpio, che a breve diventerà teso, penalizzato però per l’arrivo troppo vicino alla tavola. Marta si fa trovare pronta a sostituire Alessia al corpo libero, l’esercizio, in sé abbastanza “pulito” sulla parte artistica, un po’ “sporco” sull’acrobatica, non va oltre l’11,350, ma quanto meno le consente di prendere fiducia dopo la delusione di Rimini.
Benedetta e Lisa, ormai mature, sanno gestire le loro emozioni, Benny riporta in trave la serie acrobatica che gli ha tolto il podio alla finale di specialità del 2014 e la esegue con straordinaria determinazione, se non fosse per lo sbilanciamento nella ribaltata senza, avrebbe stampato il best score di giornata (seconda a 0.05). Al corpo libero decidiamo di non rischiare ancora il doppio raccolto e il punteggio non supera ancora quota 12, ma comunque è il migliore della squadra; al volteggio stampa il suo 13,200 (settimo punteggio assoluto). Lisa sulla “sua trave” esegue l’esercizio più bello di giornata ma una giuria “cavillosa” le toglie la serie artistica (0,50)… il totale è di 12,100 (quarta assoluta, best score 12,350). Quando si rimetterà in forma potrà dire la sua anche agli altri attrezzi.
“All’interno della squadra ci sono fragili individualità ma anche solide garanzie che nelle due gare hanno da un lato compromesso e dall’altro compensato il risultato. È vero anche che il margine c’è ed è chiaro ai tecnici e alle atlete, ma se non lo si concretizza rimarrà solo nell’immaginario. Adesso il vero dilemma è tra quanto lavorare sull’aumento del valore di partenza, spingendosi oltre con le difficoltà, e quanto sulla pulizia degli elementi già consolidati. Ci confronteremo fra noi tecnici e da lunedì si parte con la preparazione della trasferta di Roma.
A metà campionato sono ormai in fuga Cesena e Milano, mentre il gruppetto che si contenderà il 3° posto si trova compresso in 6 punti. La gara ha dimostrato che il divario tra la seconda e l’ottava (squadre che si contendono la promozione) è di soli 4 punti, quindi ogni prova può sparigliare le carte.
Vediamo comunque il lato positivo, pur commettendo diversi errori e non sfruttando le opportunità, siamo lontani dalla retrocessione e a 6 punti dalla promozione. Le trasferte di Roma e Torino diventano a questo punto due finali da affrontare all’attacco, le strategie a questo punto non consentono altro. Nella capitale, il 1 aprile, si partirà proprio dal corpo libero, e si terminerà alla trave. Le nostre guerriere hanno 4 settimane per prepararsi al duello, come i Gladiatori dell’antica Roma, costretti a durissimi allenamenti quotidiani e all’osservanza di una disciplina ferrea, per poi nell’arena sfidarsi all’arma bianca, “ne rimarrà soltanto uno”.
Forza e onore, ragazze!
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